Crociati

STORIE DI STADI: IL “DEL DUCA” DI ASCOLI

Parma, 15 aprile 2018 – Non manca molto al rientro in campo dei Crociati: lunedì sera il Parma è atteso dal turno infrasettimanale in casa dell’Ascoli. In attesa del match, scopriamo la storia dello stadio “Cino e Lillo Del Duca”.

Voluto dall’amministrazione comunale di Ascoli già nei primi anni degli anni Cinquanta, l’opera verrà inaugurata nel maggio del 1962 con un’amichevole tra le rappresentative dilettanti di Italia e Inghilterra. Rispetto ad oggi, l’impianto iniziale era diverso: costituito da un anello attorno al campo e due tribune rialzate. La struttura assume poi una forma differente dopo l’arrivo come presidente del club di Costantino Rozzi.

Lo stadio, intitolato ai fratelli Del Duca – Cino aiutò il club a riemergere da una situazione finanziaria difficile e divenne poi presidente onorario del club assieme a Lillo -, venne riqualificato nel 1974, dopo la promozione in Serie A, in soli 100 giorni: vennero aggiunte le parti superiori delle curve e lo stadio passò da 15mila a più del doppio.

Il Del Duca entrò così nella famiglia di stadi italiani costruiti o ristrutturati dal “Presidentissimo” assieme al Partenio di Avellino, lo stadio di Benevento (originariamente chiamato “Santa Colomba” e poi ribattezzato “Ciro Vigorito”), il “Via del Mare” di Lecce e il “Nuovo Romagnoli” di Campobasso. Nel 1990, lo stadio entra anche nella fascia degli impianti di riserva per il Mondiale di calcio del 1990, qualche anno più tardi la Curva Sud che ospita i tifosi dei padroni di casa viene intitolata proprio a Costantino Rozzi, il cui nome è presente anche nel viale che costeggia lo stadio.

Negli anni, lo stadio di Ascoli ha ospitato una volta la Nazionale italiana di calcio (2-0 al Portogallo, aprile 1985) e due quella di rugby, in entrambe le occasioni contro Samoa.

Dopo alcuni importanti interventi effettuati nel tempo, oggi il Del Duca sta vedendo nascere la nuova Tribuna Est. Dichiarata inagibile, è stata demolita ed è ora in fase di nuova ricostruzione.