Crociati

STORIA CROCIATA – UNA DOPPIETTA DI CATANESE PER VINCERE AD ASCOLI NEL 1992, TRE GIORNI DOPO LA PRIMA COPPA

Parma, 15 Aprile 2018 – La trasferta di Ascoli, che domani sera impegnerà il Parma Calcio nella 36^ giornata di Serie B ConTe.it, è l’ideale occasione per ricordare Tarcisio Catanese, che proprio un anno fa ci ha prematuramente lasciati.

Sul campo dello stadio Del Duca, con il numero nove sulle spalle, domenica 17 maggio 1992, il centrocampista siciliano segnò due dei suoi tre gol realizzati con la nostra maglia per una rocambolesca vittoria di misura (2-3).

La squadra Crociata era fresca reduce dalla conquista della Coppa Italia, il suo primo prestigioso trofeo messo nel palmares, alzata al cielo dello stadio Ennio Tardini soltanto tre giorni prima contro la Juventus.

Si giocava il penultimo turno del campionato di Serie A.

I marchigiani, i cui tifosi applaudirono il Parma per quel successo che fu apprezzato dall’Italia calcistica, erano già matematicamente retrocessi. Passarono in vantaggio al 4′ con un colpo di testa su corner dell’argentino Pedro Troglio.

Al 17′ Tarcisio pareggiò concretizzando uno scambio in profondità con ‘Condor’ Massimo Agostini su azione ispirata in percussione da Tomas Brolin, che si era accentrato dalla fascia destra.

L’Ascoli si riportò avanti allo scadere del primo tempo (45′), grazie a un micidiale contropiede di Filippo ‘Pippo’ Maniero.

L’attaccante bianconero, uscito da centrocampo, colse la nostra difesa impreparata. Si involò, vanamente inseguito da Capitan Lorenzo Minotti, verso l’area. Da dove infilò il pallone inesorabilmente nell’angolino alla sinistra di Claudio Taffarel.

Una deviazione di testa di Georges Grun al 51′, il quale raccolse da un’altra incornata di Antonio Benarrivo su calcio d’angolo, ristabilì la parità.

L’ intera posta in palio fu portata nel Ducato al 90′. Quando Catanese di destro con freddezza davanti all’estremo difensore ascolano Fabrizio Lorieri, trasformò un calcio di rigore concesso dall’arbitro Domenico Messina di Cava dei Tirreni per un fallo su Stefano Nava.